#1 Fabrizio Rota

Vorremmo partire con una domanda semplice, forse la più
scontata che esista, ma, essendo così ovvia, molti la
sottovalutano: professore, come sta?

Sto bene, grazie!

Perché ha scelto di fare questo lavoro?

Ho scelto di fare questo lavoro perché mi è sempre
piaciuta l’idea di poter trasmettere ciò che mi hanno
sempre insegnato. Pensate che io non sono mai uscito da
scuola in realtà! Finita l’università ho cominciato subito a
lavorare come docente e da lì non ho mai smesso.

Che cosa la fa sorridere a scuola?

Quando entro in una classe consapevole che i miei alunni
affronteranno le medesime difficoltà che, gli anni
precedenti, hanno passato tutti gli altri miei studenti. Io
cerco di avvertirli, ma loro devono prima “sbatterci la testa”
per capire gli errori che hanno fatto. Quindi ciò che mi fa
sorridere ogni volta che entro nelle mie classi consiste nel
vedere persone diverse che fanno gli stessi sbagli per poi
crescere, imparando da essi.

Cosa le piace di più dei suoi alunni? E la cosa che le piace
di meno?

Mi piace la loro freschezza, la loro mentalità e le loro idee. Dei miei alunni mi piace tutto; di alcuni mi spaventa la loro mancanza di autocontrollo e che dipendono da sigarette, telefoni ecc… Molte di queste cose alcune volte si sistemano crescendo, altre no. Io cerco sempre di trasmettere ciò che penso sia giusto.

Perché, secondo lei, gli alunni ritengono voi professori
così distaccati?

Non penso che sia il mio caso. Forse alcuni professori
sono distaccati perché temono di non riuscire a tenere la
classe e creano così un muro per farsi rispettare.


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