Perché nessuno parla mai della difficoltà del mantenere e coltivare un hobby senza perdere la motivazione? Nessuno affronta mai questo argomento abbastanza delicato e, se viene affrontato, è fatto con superficialità. Tutti sono in grado di iniziare una nuova attività, ma solo i più determinati la continuano in modo costante.
Uno sport può essere paragonato all’attività culinaria: inizialmente incuriosisce e appassiona, poi si fanno le prime esperienze. Mettendosi in gioco incontriamo anche le prime difficoltà, come anche i primi errori e i primi fallimenti. La sensazione di sbagliare una ricetta nonostante si siano seguiti tutti i passaggi è paragonabile al perdere una competizione dopo settimane di impegno. Questo capita la prima, la seconda, la terza volta e finalmente alla quarta arriva la soddisfazione di avercela fatta. Praticare uno sport a livello agonistico è come stare sulle montagne russe: è instabile ed emozionante allo stesso tempo, con gli alti e i bassi, le salite e le discese. Non puoi mai sapere cosa accadrà la prossima volta: potrai fare la tua esibizione migliore oppure la più brutta della tua vita.
Questo continuo salire e scendere può portare alla perdita della motivazione e ciò accade per mille fattori differenti. La si può perdere a causa del peso delle aspettative dei genitori o per il peso di avere lunghi periodi dove si fallisce, a causa di un ambiente non accogliente e di conseguenza tossico.
Una causa molto sottovalutata è anche l’incapacità di accettare la sconfitta. Alcuni direbbero «è una cosa scontata e poi è inutile», ma io penso che sia la parte più importante di uno sport. Come pretendi di imparare e di migliorare se non sei nemmeno capace di riconoscere e ammettere i tuoi errori? Te lo dico io: non si può. Sia in ambito sportivo sia in altri ambiti come la scuola bisogna essere abbastanza maturi da comprendere e soprattutto identificare i propri errori per poi correggerli. Finché rimarrai focalizzato unicamente sul tuo punto di vista e non aprirai la mente non arriverai da nessuna parte. Farai qualche risultato, certo, ma ti limiterai a un basso livello rispetto a quello a cui potresti veramente aspirare. Perchè essere così caparbi, quando si potrebbe diventare MOLTO di più? Apri gli occhi, non solo per lo sport! Ma questo, a dire il vero, è un discorso universale. Guarda in faccia alla realtà dei fatti e diventa la versione migliore di te stesso!
Come mantenere la propria motivazione? Ne abbiamo parlato anche nella scorsa intervista e risalta una risposta più di tutte le altre: avere determinazione. Ovviamente ognuno di noi ha un carattere diverso, ma io personalmente penso che se uno veramente vuole qualcosa fa di tutto per ottenerla. Molti ragazzi, proprio come noi, stanno vivendo una situazione di indecisione e confusione e non sanno se continuare ad allenarsi e mettere tutte le loro energie nello sport oppure abbandonare. Vanno valutati molti elementi come la costanza e l’ambizione. Dopo un periodo medio-lungo di riflessione si può fare “il grande passo” e lasciare, ma non è detto che una volta lasciato non si possa più tornare a praticarlo. Ogni tanto si ha solo bisogno di staccare la spina per un po’ e di prendere un bel sospiro di sollievo.
Se pensi di essere insicuro/a riguardo lo sport che pratichi e hai paura di perdere la motivazione, pensa sempre a ciò che tu ci guadagni. Può essere la forma fisica come la salute mentale o una medaglia o una coppa o semplicemente fare amicizie. Al di là di queste piccole o grandi ricompense, rispetta però sempre il principio di non fare qualcosa per conto di qualcun altro ma solo per la propria soddisfazione.
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