
Immaginate di svegliarvi un mattino qualunque, e rendendovi conto di essere in ritardo cercate di alzarvi in fretta per correre a lavoro, eppure non ci riuscite: improvvisamente vi siete ritrovati in un corpo non vostro, non appartenente neanche della vostra specie, ma a quella degli insetti. Vi siete
trasformati in uno scarafaggio.
Questo è ciò che accadde al giovane Gregor Samsa, duro lavoratore per poter aiutare la sua famiglia a raggiungere i propri obiettivi: aiutare l’incontentabile padre ad estinguere i propri debiti e la sorella, Grete, ad entrare in conservatorio per continuare a coltivare le sue doti e il suo talento riguardanti il violino.
Sconvolta dall’accaduto, la famiglia non sapeva come reagire. Grete cercò di prendersi cura del fratello, portandogli del cibo e visitandolo di tanto in tanto, ma era evidente che anche lei fosse scossa e sperasse solo in un suo ritorno alla normalità.
I due genitori invece ebbero una reazione distaccata e riluttante ad accettare i fatti: laddove la madre non faceva altro che piangere e rifiutarsi di anche solo parlarne o guardarlo, il padre reagiva in modo più violento e rabbioso.
Tuttavia, in questa fase della vita del giovane molte verità vennero a galla; infatti, il padre, a quanto pare, aveva un fondo monetario nascosto che, fortunatamente, aiutò la famiglia a sopravvivere anche senza il lavoro di Gregor, eppure quest’ultimo si chiedeva se alla fine il padre lo tollerava solo per il supporto che egli portava loro, visto che dal momento in cui non gli era più possibile, quasi nessuno di loro più lo voleva in casa.
La famiglia dovette adattarsi: sostituì spesso le cuoche (almeno quelle che non si dimettevano da sole), licenziò le domestiche e accolse in casa due pensionanti.
Ciò portò solo scombussolamento in casa Samsa, portando poi al triste destino del giovane, che tra un misto di emozioni e dubbi riguardanti sé stesso e la sua famiglia non sa più chi è, cosa aspettarsi o come reagire.
La famiglia lo trattava in quel modo solo a causa della metamorfosi o in realtà c’era già del rancore verso di lui prima di ciò?
La sua trasformazione è una punizione che si meritava o una pena ingiusta?
Riuscirà mai a tornare un uomo, come prima?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che tormentavano Gregor, destinati però a rimanere senza risposta.
L’unica cosa che continuava a far sentire Gregor come un ragazzo qualunque era la musica, perlopiù quella di sua sorella: infatti nell’ultimo capitolo, quando la sentì suonare, Kafka scrive “Come poteva dunque essere proprio una bestia se la musica lo afferrava a tal punto? Gli pareva che gli si mostrasse la via verso il nutrimento ignoto che egli agognava” “La Metamorfosi” di Kafka è un’opera che colpisce per la sua profondità e il suo simbolismo: attraverso la storia di Gregor Samsa, lo scrittore ci invita a riflettere sulla fragilità delle relazioni umane, sulla solitudine dell’individuo e sul modo in cui la società giudica e tratta chi non è più in grado di essere utile.
Il protagonista, pur essendo un insetto ora, non perde la sua umanità, eppure viene comunque allontanato da chi un tempo gli era vicino a causa della sua incapacità nel dimostrare ciò.
Se da un lato è certo che il valore di una persona non dovrebbe mai dipendere esclusivamente dalla sua produttività, dall’altro emerge un dilemma: come può chi è isolato e incapace di comunicare dimostrare agli altri di non essere una minaccia?
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