Para no perderme. Una canzone sugli attacchi d’ansia

Questa è una canzone che parla degli attacchi d’ansia ed è stata scritta da Andrea Cerrato, un cantautore italiano.

Andrea Cerrato

Andrea Cerrato ha studiato chitarra e canto. Dal 2005 al 2015 era in una band nella quale cantava e suonava la chitarra e in questa band ha inciso due dischi. Si è laureato in visual design e per cinque anni ha lavorato in un’agenzia di comunicazione.

A trent’anni si è licenziato e ha iniziato una vita da solista, ribaltando la sua vita entrando totalmente nel mondo della musica utilizzando i social per farsi conoscere (YouTube, Instagram, Tik Tok…). Cominciò a scrivere un po’ di canzoni che pubblicava sui suoi canali social. Nel 2020, con la pandemia, ha chiesto ai suoi fan dei temi su quali creare delle canzoni e fra i vari argomenti ha scritto una canzone che tratta degli attacchi d’ansia intitolata “Para no perderme”, che in spagnolo significa “Per non perdersi”.

Tutte le sue canzoni si possono trovare su Spotify, Youtube Music e altre applicazioni per la musica e sui suoi canali social. Di recente ha fatto anche dei Tour a Torino, Genova e Milano.

Il genere della canzone è Alternativa/indie.

Quando l’ho sentita per la prima volta questa canzone mi ha colpito a tal punto che l’ho riascoltata molte volte.

La canzone, come ho già detto, tratta l’argomento degli attacchi d’ansia e chi ne ha sofferto potrebbe ritrovarsi in alcuni versi del testo. Questo è un problema comune a molta gente. Però, molte volte, per vergogna, riservatezza o timidezza non ne si parla con nessuno, continuando ad avere questi attacchi.

La canzone cita la mitologia greca con il filo di Arianna:

“Ho perso il filo ma è quello d’Arianna

Io nel labirinto non mi trovo più”

Con questa frase Cerrato cerca di trasmettere l’ansia che si prova perdendosi in un labirinto come per esempio quello di Minosse, che era il più grande nell’epoca greca, e al suo interno c’era una creatura mitologica, il minotauro, che rappresentava l’incubo di chiunque mettesse piede nel labirinto, considerando che il minotauro mangiava chiunque incontrava.

Il brano cita anche l’arte moderna con il dipinto “L’urlo” di Edvard Munch.

“Pensieri sciolti in giri contorti

Urlano come dipinti da Munch”

Questo dipinto nacque da un attacco d’ansia che Edvard Munch ebbe nel 1892. lo sappiamo con precisione poiché l’artista stesso descrisse le emozioni che lo scossero mentre passeggiava lungo un sentiero fuori Oslo con dei suoi amici.

Il ritornello fa così:

“Fuori dorme la città

Io dentro dribblo paranoie

Para no perderme”

“Fuori dorme la città” può significare che, quando si hanno questi attacchi, tutto quello che ti circonda si silenzia come se fosse notte fonda e tutti dormissero e tu fossi l’unica persona sveglia in tutta la città. “Io dentro dribblo paranoie” può significare che, mentre si ha un attacco d’ansia, si cerca di evitare le paranoie per non perdersi (“para no perderme”).

E a te è mai successo di sentirti così, anche solo una volta?

Corrono in cerchio pensieri è una danza
Il cuore che batte su un ritmo voodoo
Ho perso il filo ma è quello d’Arianna
Io nel labirinto non mi trovo più
Apre la testa come colpi d’ascia
Non è una festa ma è colpa dell’ansia
Respiro corto
Per quanto io scappi
Giro sempre in tondo
Mi volto
Shining
Hey
Fuori dorme la città
Io dentro dribblo paranoie
Para no perderme
Le paure sui miei passi
Mentre aspetto che mi passi
Perché non c’è male che ti prenda
Che alla fine non ti lasci oh
Fuori dorme la città
Io dentro dribblo paranoie
Para no perderme
Cala la notte
Ed escono i mostri
Mi riconosci? Io non riesco più
Pensieri sciolti in giri contorti
Urlano come dipinti da Munch
Missili lanciati da un futuro
Che fa squadra con il mio passato incerto
Cos’è vero? Non sono sicuro
Se sia tutto un sogno, un incubo, un Inception
Gira la testa trottola
Forse continua o poi cadrà
Pillola rossa
Ma soffro d’insonnia
Come si torna alla realtà?
Fuori dorme la città
Io dentro dribblo paranoie
Para no perderme
Le paure sui miei passi
Mentre aspetto che mi passi
Perché non c’è male che ti prenda
Che alla fine non ti lasci oh
Fuori dorme la città
Io dentro dribblo paranoie
Para no perderme
Io dentro dribblo paranoie
Para no perderme


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