“I Nomi del Diavolo”, questo è il titolo dell’ultimo album dell’ormai noto artista Kid Yugi, pubblicato l’1 marzo. Kid Yugi con uno stile unico e un uso molto abile delle parole riesce ancora una volta a raccontarsi e a trasportare gli ascoltatori nella crudezza e al tempo stesso dolcezza del suo immaginario, che deriva direttamente da Massafra, provincia di Taranto, la città dov’è nato e cresciuto. La caratteristica che lo contraddistingue è appunto il vocabolario che utilizza, ricco di citazioni letterarie e cinematografiche che fissano nell’ascoltatore immagini che danno solidità e contesto ai messaggi che vuole trasmettere attraverso i propri testi.
Probabilmente è l’album più importante per l’artista, al suo terzo disco, preceduto da “quarto di bue” e “the globe”, e la sua più grande esposizione nella scena italiana. Infatti sono presenti numerosi nomi che accompagnano l’album con i propri featuring: Tony Boy, Artie 5ive, Tedua, Papa V, Noyz Narcos, Ernia, Simba La Rue, Geolier, Fido Guido, Sfera Ebbasta. Un album quindi che si apre al mainstream ma che mantiene pienamente quelle che sono le caratteristiche originali dell’artista, e che anzi le valorizza proprio perché riesce a non snaturarsi davanti al grande pubblico.
Un concept a mio parere mozzafiato, in cui il titolo di ogni canzone rappresenta una manifestazione del diavolo, del male che ci riguarda tutti e che l’artista racconta attraverso spaccati di società e riflessioni personali. Il male derivante da un amore, come nel caso di “Eva” o il male derivante dalla propria terra nella canzone “Ilva”, che racconta l’amarezza ma allo stesso tempo il fortissimo senso di appartenenza alla propria città (rmx tra l’altro di una canzone di Fido Guido, importante artista reggae tarantino). Si finisce poi con “Lucifero”, una canzone senza ritornello che con la durezza del flow dell’artista ci trasporta in un racconto personale che conduce allo svisceramento dell’idolo, all’abbattimento di ogni barriera emotiva tra il cantante e chi lo ascolta. Kid Yugi alterna pezzi di rap puro con alcuni più melodici riuscendo ad ottenere il giusto bilanciamento. Uno dei miei brani preferiti è sicuramente “Yung 3p 4”, quarto capitolo della saga continuata da Kid Yugi che compete perfettamente con le canzoni precedenti, un perfetto sequel.
Presentato con i singoli “Paganini” e “L’Anticristo”, che appena usciti hanno riscosso molto successo, questo è un album che ci ricorderemo sicuramente e che può solo fare puntare ancora più in alto all’artista. Spotify ha diffuso le classifiche Top Albums Debut Global e Top Songs Debut Global che misurano gli ascolti delle novità discografiche nei primi tre giorni di uscita, in questo caso tra l’1 e il 3 marzo. Li misurano sommando gli stream a livello mondiale, esclusi gli Stati Uniti che hanno una classifica a parte, e nella classifica degli album al primo posto c’è per l’appunto “I Nomi del Diavolo”.
Scaletta delle canzoni:
- L’Anticristo 2:18
- Capra a tre Teste (feat. Tony Boy, Artie 5ive) 3:16
- Eva (feat. Tedua) 2:40
- Servizio (feat. Papa V, Noyz Narcos) 3:26
- Il Signore delle Mosche 3:13
- Lilith 2:44
- Nemico (feat. Ernia) 3:05
- Denaro (feat. Simba La Rue) 2:23
- Yung 3p 4 3:05
- Terr1 (feat. Geolier) 3:05
- Ilva (Fume scure rmx) (feat. Fido Guido) 3:08
- Paganini 2:55
- Ex Angelo (feat. Sfera Ebbasta) 2:58
- Lucifero 2:59
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